Alla Biblioteca di Gorizia la mostra Legatoria degli Esposti

Alla Biblioteca di Gorizia la mostra Legatoria degli Esposti

Apre sabato 14 gennaio alle 11 alla Biblioteca statale isontina di Gorizia la mostra "La legatoria di Luigi Degli Esposti a Bologna. Dalle collezioni di Domenico Calò e Ferruccio Massa", esposizione dedicata alla produzione libraria di una delle legatorie italiane più importanti del Novecento.

Si tratta di un evento espositivo in quanto saranno messi in mostra, alcuni per la prima volta, oltre 80 volumi rari, di proprietà dei medici collezionisti goriziani, Domenico Calò e Ferruccio Massa.

Libri realizzati anche a tiratura limitata e destinati a un mercato del lusso e dell'eccellenza editoriale, vestiti in materiali preziosi le cui copertine e rilegature, frutto di una sapienza artigianale unica, rivelano la doppia anima dell'azienda; artistica e commerciale di fascia altissima. Vere opere d'arte realizzate in piena pergamena, dalle copertine in pelle con decori a secco in oro, in madras e cuoio inciso ma anche in tela.
I pezzi esposti, fior fiore delle tipo-litografie e delle case editrici italiane, offriranno una preziosa e ampia panoramica dell'attività della legatoria, che si svolse per quasi un secolo, dal 1899 al 1984. In particolare nelle due sale della Bsi si potranno ammirare rare edizioni di Carducci, Pascoli e D'Annunzio, ma anche un volume del 1933 dedicato all'Abbazia di Aquileia e il primo scritto pubblicato dallo storico dell'arte goriziano di fama internazionale Antonio Morassi.

Non mancano opere ambientate in Friuli come "Meni e Mariuta", racconto della vicenda di un giovine di Moraro durante la Grande Guerra. Uno spazio particolare dell'esposizione è dedicato alla sezione per ragazzi e signorine con pagine abbellite da illustrazioni e disegni, accanto a commedie e saggi. Non poteva certamente mancare un'opera dedicata alla storia della medicina eccelsamente rappresentata da "Il volto di Ippocrate" dello storico e docente universitario triestino Arturo Castiglioni (1874 –1953).

La mostra, patrocinata dell'Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri di Gorizia, è corredata da un catalogo, entrambi a cura del direttore della Bsi Marco Menato, che firma l'introduzione, con saggio critico di Massimo Gatta e testi dei collezionisti, edito da Libreria Antiquaria Drogheria 28 di Trieste. La realizzazione del quale è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

La mostra resterà aperta nella Galleria d'arte "Mario Di Iorio" con ingresso libero fino al 31 gennaio, da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 18.30, sabato fino alle 13.

Sabato 21 gennaio alle 11 i collezionisti e bibliofili Domenico Calò e Ferruccio Massa, assieme al direttore della Biblioteca statale isontina Marco Menato, saranno le guide d'eccezione della mostra.

Credito foto Pierluigi Bumabaca

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